Pubblichiamo oggi la lettera di una donna di 88 anni affetta da insufficienza renale che si chiede cosa deve fare, a Cagliari, per ricevere gli alimenti aproteici di cui ha diritto a titolo gratuito.

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"Gentile redazione,

sono una donna di 88 anni, malata di insufficienza renale cronica allo stadio 5, una patologia accertata da uno specialista nefrologo che, per tale malattia, mi ha prescritto una dieta aproteica.

Seguire la dieta aproteica per chi soffre di insufficienza renale è fondamentale per non andare in dialisi. Tali alimenti sono distribuiti gratuitamente (fino a un certo tetto di spesa) dai Presidi Ospedalieri.

Nel mio caso, il presidio Ospedaliero è quello del Binaghi di Cagliari e ho diritto ad avere 7 kg di alimenti al mese (pane, pasta e fette biscottate).

Ebbene, il Presidio del Binaghi non distribuisce gli alimenti previsti o, meglio, non sempre distribuisce tutti gli alimenti di cui ho diritto, costringendomi a ricercare tali prodotti in farmacie private (e sono poche che hanno a disposizione subito tali prodotti). Non potendomi spostare liberamente perché gravemente malata, per avere tali farmaci sono costretta a domandare aiuto a parenti. Non solo, anche se acquisto tali farmaci, la Asl non mi rimborsa nessuna somma di denaro. Si tratta di alimenti costosi, e io sono una pensionata.

A Cagliari e nei paesi vicini ci molte persone che vivono la mia stessa situazione ma, per quanto si protesti, gli impiegati addetti alla distribuzione al Binaghi mi dicono che loro non ci possono fare nulla.

Quello che mi chiedo è perché si verifichi una simile situazione, e se non sia possibile fare nulla per risolverla.

Chissà che, passando per i mezzi di informazione, non si riesca finalmente ad avere un riscontro, da chi di dovere, nell'interesse di tanti malati.

Un cordiale saluto".

Cecilia Cocco - Cagliari

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