Pubblichiamo oggi la riflessione di un lettore circa la notizia della richiesta del sindaco di Giave, Maria Antonietta Uras, di richiedere per la popolazione del suo territorio l'esenzione totale dell'Iva e delle accise su benzina, gasolio e petrolio.

"Chissà - si chiede il nostro lettore - che la rivoluzione fiscale in Sardegna non possa davvero partire da un piccolo comune del Sassarese, e dalla caparbietà di una donna".

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"Gentile redazione,

ho letto con grande interesse la notizia da voi riportata circa la coraggiosa mossa del sindaco di Giave, Maria Antonietta Uras, di richiedere per la popolazione residente e le imprese giuridiche con sede legale nel territorio comunale l'esenzione totale dell'Iva e delle accise sulla benzina, sul gasolio e sul petrolio.

La richiesta, inviata il 30 dicembre a Roma tramite Pec, è stata inoltrata alla società Kuwait Petroleum Spa e al gestore Q8 del distributore di carburanti sulla statale 131, che ha sede nel suo territorio.

La stessa 'sindaca' pochi mesi fa era riuscita a far riaprire la stazione ferroviaria locale, chiusa da anni per l'esiguo numero di passeggeri.

Credo a lei vada un grande plauso, perché si fa tanto parlare di Zona franca, ma poi al momento di agire davvero nessuno si muove.

Chissà, dunque, che la rivoluzione fiscale in Sardegna possa davvero partire da un piccolo comune del Sassarese. E che qualcosa possa finalmente muoversi grazie alla caparbietà e alla concretezza di una donna: per l’Isola, d'altronde, non sarebbe poi la prima volta, come gli esempi della vostra rubrica sulla Sardegna al femminile sono splendida testimonianza".

Roberto Cocco - Sassari

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