Cara Unionedelcuore,

non so come far fronte a una situazione che mi sta creando non poche preoccupazioni e mi sta togliendo il sonno la notte: mio figlio di 18 anni e la sua fidanzatina coetanea sono venuti a casa domenica scorsa, mano nella mano, il volto un po' tirato e un imbarazzo che non avevo mai visto, sopratutto in lei che conosco appena perché è da meno di un anno che si frequentano. Ci hanno comunicato una notizia più grande di loro: hanno un bimbo in arrivo.

Entrambi al penultimo anno di liceo vengono a dirci che aspettano un bambino? Due bambini loro stessi?

Io e mio marito siamo sbiancati, ci siamo guardati l'un l'altro per qualche secondo senza parlare e la stessa cosa abbiamo fatto girando lo sguardo verso i ragazzini.

Non so descrivere il nostro sbigottimento e la tensione iniziale, ma man mano che passava il tempo abbiamo cercato di fare buon viso a cattivo gioco, anche perché quelle due creature che avevamo davanti con sopra la testa un macigno ci facevano un'immensa tenerezza...

Quella sera e quasi tutta la notte siamo stati a ragionare, io e mio marito, su come faremo a gestire una cosa del genere. Come faranno a finire la scuola? Senza una prospettiva di lavoro, né di una casa. E anche noi non navighiamo certo nell'oro dato che l'occupazione in Sardegna si sa come va.

Il giorno dopo mi ha chiamato quella che sarà la mia consuocera, l'avrò vista sì e no due volte e mi ha detto che anche loro ci sono rimasti malissimo ma che la loro bambina vuole assolutamente portare avanti questa gravidanza e non importa se il fidanzatino non potrà aiutarla.

Io le ho detto che noi faremo certo la nostra parte, ma che sarebbe opportuno che ognuno restasse con i propri genitori, ora e dopo la nascita del bebé, perché non è pensabile un'altra soluzione, almeno finché finiranno gli studi.

Credo che la mia consuocera o futura tale non abbia gradito. Secondo mio marito si aspettava che accogliessimo in casa nostra questa nuova famigliola con buona pace di tutti. Ma perché dovremmo noi accollarci una situazione che semmai è da condividere?

Luciana V.

(Oristano)

***

I lettori potranno intervenire con commenti, raccontare la propria esperienza indicando se desiderano firmare col nickname o con le proprie iniziali o scrivendo a: unionedelcuore@unionesarda.it

(La redazione non necessariamente condivide i contenuti di quanto pubblicato e i lettori si assumono la responsabilità di quanto scrivono)

© Riproduzione riservata