“Cara Unione,

il 12 gennaio prossimo, io, mia moglie e le mie due bimbe di 5 e 8 anni ritorneremo, dopo una breve vacanza, dalla Russia in Italia.

Non essendoci voli diretti dovremo, per obbligo, fare scalo a Roma Fiumicino.

Visto quanto disposto dal decreto legge 221/2021, non essendoci sottoposti ad un trattamento sanitario, non potremo imbarcarci in aeromobili, navi, traghetti, prendere il taxi, tram, pullman, metropolitana, treno, soggiornare presso alberghi o hotel.

A questo punto, vista la situazione dovremmo soggiornare all'interno dello scalo romano fino al 31 marzo, data ultima del divieto.

Chiedo se tale situazione sia minimamente accettabile, e soprattutto se tale provvedimento sia legale e se non travalichi in maniera penosa i dettami della carta costituzionale.

Chiedo, anche al presidente Solinas cui ho inoltrato la medesima comunicazione, cosa dovrebbe fare un cittadino sardo per rientrare nella sua dimora.

Speranzoso che tale ‘follia governativa’ possa essere evitata da chi di dovere, ringrazio dell’attenzione”.

Bruno Usai

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