“Cara Unione,

ho 28 anni, da ragazzino non vedevo l’ora di compiere la maggiore età per poter esprimere la mia opinione attraverso il voto, il prossimo 25 settembre voterò per la 14esima volta ed è sempre un’emozione per uno come me che crede tantissimo nella politica.

Quest’anno, per la prima volta, anche i ragazzi dai 18 ai 25 anni avranno la possibilità di votare per il Senato della Repubblica. Esattamente 6 milioni di nuovi elettori in più, un’opportunità enorme per le nuove generazioni.
Ma cosa pensano i giovani della politica?
Spesso sono disaffezionati, non vanno a votare poiché sono poco coinvolti e interessati, ma la colpa è ovviamente di tutti i partiti, nessuno escluso, poiché non vi è nessun coinvolgimento per affrontare le questioni nazionali e regionali.
Come stiamo vedendo in questi giorni, nessun partito politico italiano, tra le agende programmatiche ha inserito nel proprio programma elettorale un argomento che riguarda le politiche giovanili, eppure stiamo parlando di una fascia d’età che va dai 18 ai 30 anni che si attesta a 7.759.119 elettori italiani.
Una fascia d’età che può determinare la vittoria alle prossime elezioni politiche, ma i partiti, piuttosto che spartirsi i collegi, perché non ci ascoltano?
In questi giorni stiamo leggendo solamente big che scendono in campo, che si mettono a disposizione del Paese per un futuro migliore, nonostante molti abbiano già governato per 5/10/15/20/25/30 anni, ma perché molti di questi non fanno un passo indietro e danno la possibilità ad un giovane di impegnarsi attivamente e decidere il futuro dei propri coetanei? Perché non ci danno la possibilità di essere ascoltati? In questi anni siamo scesi in piazza, per la difesa dell’ambiente, per il clima, per i diritti civili, per la giustizia sociale, per il diritto all’istruzione, per il lavoro. Perché la nostra preoccupazione principale è il nostro futuro. Ma non siamo mai stati convocati dai Partiti, nessuno ci ha mai ascoltato, eppure anche il nostro voto conta, è giusto che venga riconosciuto un ruolo anche a noi, perché riusciremo a mandare alle urne anche i nostri coetanei che potrebbero sentirsi rappresentati.
Coinvolgeteci! Ascoltateci! Dateci un ruolo!". 
Davide Giordano – 28 anni, consigliere comunale a Ozieri

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