«Cara Unione,
resto basito nel leggere la cattiveria con cui i commentatori hanno investito il domatore di tigri rimasto ferito, anche gravemente, dopo essere stato aggredito da un felino durante lo spettacolo del circo Orfei.

Fermo restando che siamo tutti d'accordo sull'anacronismo rappresentato dall'utilizzo degli animali negli spettacoli circensi, vorrei però sottolineare mestamente che questa pratica non è ancora bandita dalla legge per cui dovremmo tutti cercare di moderare il linguaggio.

La tendenza ad imporre le proprie idee, seppur condivisibili, con la forza e con l'insulto, in questo caso usata da chi si fa garante del benessere degli animali, è a dir poco stucchevole.

Credo che la "battaglia" in questione non sia certo da fare nei commenti social, ma nelle aule del Parlamento: fino a quando non saranno fuorilegge, i domatori del circo sono lavoratori come tutti gli altri, che meritano rispetto».

Angelo, Maracalagonis

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