"Il Bastione di Saint Remy bersaglio costante dei vandali: che amarezza”
Lo sfogo e le riflessioni di un lettore sul degrado di uno dei simboli di Cagliari
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“Cara Unione,
mi pare doveroso, dopo gli scempi che i nostri giovani e meno giovani riservano al Bastione di Saint Remy, esprimere il mio parere.
Nei decenni che mi accompagnano, sfortunatamente ho potuto constatare che il nostro bastione è stato sempre oggetto di continui vandalismi.
Il più evidente e direi avvilente è la distruzione e l'asporto dei materiali lapidei delle sedute perimetrali; innumerevoli volte sono stati sostituiti ma sempre e con monotona frequenza ogni volta rimossi.
Accenno poi alle scritte ,alla sporcizia e al danneggiamento perfino dei magnifici ascensori panoramici e ai dissasuori divelti, ad esempio nella porta dei Leoni, che hanno creato cadute pericolose ai pedoni.
Traggo amare conclusioni: la cultura del bene pubblico non è insegnata o è insegnata in modo inefficace;
Il passare del tempo con esperienze ed esempi non migliora e non mitiga le deleterie irrequietezze dei branchi:
Il sistema politico produce avversione nei confronti dei governanti ai quali si trasmettono questi segnali di sfida;
Il sistema economico inasprisce la pace sociale e alimenta lo scontro;
Il sistema educante nel suo complesso e quello familiare in particolare non pone attenzione ai fenomeni di malcostume dilagante perché impegnato alla propria sopravvivenza e nella ricerca di soddisfare,ora e subito, il proprio divertimento anche superfluo e di alimentare un inutile consumo sfrenato.
La conclusione: una entropia in aumento generale e inarrestabile non potrà portare ad alcun miglioramento (e questo è nella natura fisica dell'universo); solo il pensiero positivo, pacato, logico in un ambiente di grandi interazioni e di ottiche interdisciplinari potrà evitare maggiori problemi”.
Vittorio Pilleri
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