“Cara Unione,

Vivo e lavoro in Viale Sant’Avendrace a Cagliari, nel primo tratto, dove ci sono anche diversi miei parenti.

Credo di non essere il primo a porvi a conoscenza del disagio parcheggi e non solo.

Per mesi siamo stati ostaggi delle ruspe, dei camion, dei demolitori e di una serie di operazioni che non vi elencherò ma verrò al sodo.

Siamo stati illusi da un sondaggio on line che ci chiedeva come avremmo preferito venisse ripristinato il volto del nostro quartiere, doppio senso di marcia con eliminazione parcheggi da un lato o senso unico mantenendo i posti auto? Bene, ha vinto il senso unico! Siamo stati ben contenti di avere un tratto di Cagliari moderno, con pista ciclabile e piante, marciapiede nuovo e tante fioriere ma nulla di tutto questo verrà realizzato perché le voci girano, perché un certo locale (che subisce lo stesso disagio) è frequentato da personaggi ed esponenti che sanno e gli stessi operai del cantiere confermano. Non hanno tenuto in considerazione il fatto che la nostra via è un tratto fondamentale di viabilità della città, fonte di guadagno per decine di attività commerciali che sono allo stremo a causa del periodo che abbiamo appena affrontato e della crisi in generale ma che saranno abbattute definitivamente da questo ‘fuori programma’, sono finiti i fondi ma soprattutto siamo stati presi in giro perché il 70% dei palazzi di Sant’Avendrace non ha i parcheggi interni e non solo, qualcuno ha avuto la brillante idea di trasformare la Via Monte Melaghetto in zona Ztl residenti, via dove cinque civici su sette totali hanno il posto auto di proprietà.

Non posso prendermela con nessuno, non ho voce in capitolo, non potrò risolvere nulla ma volevo semplicemente confessare un disagio, una delusione, vivo da 44 anni in questo quartiere, i miei genitori prima di me e i miei nonni ancora prima hanno contribuito a tenerlo vivo ma tutto questo non sarà più possibile. Parlo credo a nome di tutti, commercianti e abitanti, non contiamo nulla, siamo tenuti in considerazione solo per tasse e multe.

Grazie”.

F. - Cagliari

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