“Cara Unione,

ho letto con attenzione gli articoli e lo spazio che L’Unione Sarda ha dedicato all’argomento Ferrovie, sul quale mi preme però effettuare alcune precisazioni.

Nessuno ha, in particolare, trattato del punto fondamentale e cioè della insufficienza della ‘rete’. La Sardegna ha degli elettrotreni diesel già oggi in grado di andare a 180 km/h ( ETR 365 - ma limitato a 160 km/h per il blocco del pendolamento) ma che non possono andare a quella velocità se non in brevi tratti a sud di Oristano e sino a max 150 km/h per il disegno del tracciato che non permette quelle velocità e per la mancanza del SCMT.

Da Macomer a Olbia la velocità media consentita è di 110 km/h.

Giovi ricordare che ordinati i mezzi ormai decenni fa senza tener conto di queste limitazioni, arrivati, circa 4 anni fa, furono decise una serie di migliorie al tracciato ed alla ripetizione dei segnali a bordo credo eseguite solo al 50%.

Possiamo, dunque, anche elettrificare tutta la linea e portare qui il Frecciarossa, ma saremmo esattamente al punto di oggi e cioè che oltre certe velocità NON può circolare.

La Sardegna, a parte la linea Adriatica, è l’unica Regione dove una linea a doppio binario termina a due terzi del percorso e torna a binario unico (San Gavino) senza che a nessuno venga in mente di completarla sino ad Oristano.

Parlando ancora della rete, ad Olbia si è riusciti a portare la stazione verso la periferia (dava noia alle auto); si cerca di chiudere la tratta con Golfo Aranci e da parecchi anni si è chiusa la diramazione all’Isola Bianca dove il treno ‘Turritano’ caricava i passeggeri che scendevano dai traghetti della mattinata.

A Porto Torres si è già ‘tagliato’ il pezzo terminale ed ora la ferrovia termina nel nulla in un locale dove mancano pulizia ed informazioni; azione propedeutica a tagliare anche quel pezzo e fare arrestare la ferrovia a Porto Torres città, vale a dire in una stazione in totale periferia e che nessuno utilizzerà.

Insomma occorrono interventi decisivi ed immediati sulla rete prima di parlare del resto, ma la Sardegna non è certo attenta alle vicende che riguardano i ‘binari’ : basti pensare al prolungamento della MetroTranvia che sarebbe dovuto terminare a fine 2021 e di cui non si sa più nulla. O passeggiare davanti a Piazza Roma dove sepolti nell’asfalto ci sono ancora gli spezzoni dei binari che andavano al porto di Cagliari che era collegato con la rete delle FCS.

Altro che locomotive ad idrogeno!

Grazie e saluti”.

M. Mezzatesta – Chia

***

Potete inviare le vostre lettere, segnalazioni e contenuti multimediali a redazioneweb@unionesarda.it specificando il vostro nome e cognome e un riferimento telefonico. Nell'oggetto dell'email chiediamo di inserire la dicitura #CaraUnione.

(La redazione si limita a dar voce ai cittadini che esprimono opinioni, denunciano disservizi o anomalie e non necessariamente ne condivide il contenuto)

© Riproduzione riservata