"Fateci tornare a scuola, ne abbiamo bisogno"
L'appello di uno studente sardo: "Non sono più i tre mesi a distanza di marzo, ma sono diventati un anno intero. E noi abbiamo bisogno di andare a scuola"Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
"Cara Unione,
ed eccoci nuovamente qui per l’ennesima volta, ad attendere una conferma, un ordine; le scuole, inavvertitamente, continuano a proseguire tramite uno schermo. La cosa che più m’inorridisce è la mancata attenzione verso coloro che stanno, da mesi, svolgendo attività in un metodo surreale, fasullo, illusorio. Nonostante alcune libertà non siano state vincolate per una seconda volta, le scuole superiori e le Università non vengono più poste come un problema centrale, bensì secondario.
Quando ho visto la notizia 'le scuole in Sardegna riaprono il primo febbraio' sono rimasto sconvolto. Non possiamo permetterci di far continuare un anno intero così, è la solita storia: la data di chiusura, continuando verso questa direzione, si protrarrà fino alla fine dell’anno scolastico, è una storia già sentita e risentita.
Da studente di quinta superiore, vorrei poter ricordare almeno qualche giorno in classe, invece, mi tocca continuare ad aspettare ordini dall’alto, ed esser trattato come un burattino.
L’opzione 50% in classe e 50% in DAD poteva essere valida, ed invece si è preferito continuare a rinviare, tenendoci ancora segregati in casa.
Semplicemente chiedo di farci tornare in classe: divisi a metà, a gruppetti, a coppie, come vi pare, ma fatelo. Abbiamo tutti bisogno di andare a scuola: non sono più i tre mesi a distanza di marzo, ma sono diventati un anno intero. Fateci tornare in aula".
Gabriele Baldino - Sassari
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