«Cara Unione,

La speculazione in Sardegna sulle rinnovabili da parte delle multinazionali è una vera vergogna.

Se installeranno le orrende pale eoliche e i pannelli fotovoltaici in zone vincolate paesaggisticamente e in zone di interesse archeologico, il turismo morirà.

Come molti esperti costituzionalisti hanno evidenziato, la moratoria di 18 mesi imposta dalla Regione Sardegna verrà impugnata dalla Corte Costituzionale per interesse nazionale energetico.

Non sono contrario alle rinnovabili, ma se deturpano i bellissimi paesaggi è la fine del turismo nell’Isola.

Ci vorrebbe una ribellione tipo Pratobello - Orgosolo da parte di tutti i sardi.

La Sardegna è stata sempre oggetto di conquista da parte di stranieri, vedasi la notevole cementificazione delle coste.

Le orrende pale eoliche vengano sostituite dalle innovative turbine eoliche senza pale.

E ci sarebbero altri accorgimenti per l'installazione dell'agrifotovoltaico utile in agricoltura per risparmiare nell'irrigazione e senza rovinare l'ambiente.

Grazie».

Daniele DaMur

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