"Cara Unione,

vi scrivo per notificare un grave disservizio del sistema di parcheggio a pagamenti dell'aeroporto di Elmas.

Mi riferisco in particolare alla zona di parcheggio breve nell'area antistante gli arrivi.

L'altro ieri, alle 22.30, atteso l'arrivo del volo Ryanair da Cuneo, prelevavo i miei ospiti e prontamente pagavo il biglietto di parcheggio alla cassa automatica a fianco al minimarket del settore arrivi: 2 euro.

Salivo poi in auto e mi inserivo nella già consistente fila che si era formata per le auto in uscita. Notavo che gli automezzi davanti alla sbarra di uscita non riuscivano ad espletare le formalità, e i conducenti uscivano dalle auto spaesati. Dopo circa 20 minuti di attesa, quindi con una lentezza esagerata, tenuto conto che ero il terzo della fila in attesa,ha raggiunto il mio turno alla sbarra, e purtroppo il biglietto di uscita non è stato accettato dalla fessura, quindi anche per me è risultato impossibile uscire. Ho provato più volte ad inserire il biglietto (ne sono capace in quanto uso i parcheggi da appena sono stati installati) ma non ho sortito alcun risultato: ho provato a chiamare l'assistenza tramite il pulsante in basso ma non ha risposto nessuno.

Nel mentre, le auto dietro hanno continuato ad accumularsi: non ricevendo alcuna assistenza, sono rientrato nel settore arrivi e ho inserito il biglietto nella cassa automatica, pagando altri 2 euro.

Tornato alla sbarra, il biglietto ha però continuato a non essere ricevuto; solo allora, quando ormai la mia pazienza era al termine, è arrivata una signora non identificabile, che non si è qualificata, ma ha fatto una chiamata e si sono sollevate entrambe le sbarre, consentendo alle automobili il deflusso.

Credo sia evidente, dunque, che il sistema di alzasbarra sta funzionando male, perché è la seconda volta che mi succede. Ed è altrettanto evidente, però, che non si sta facendo niente per evitare i disservizi: considerato che i sistemi funzionano male credo sia infatti necessaria una stretta assistenza da parte del personale preposto, in loco, e anche nelle ore notturne, momenti nei quali è anche più difficile trovare in aerostazione personale a disposizione per informazioni.

Ma è questo, mi chiedo, il trattamento riservato a chi paga un servizio?

Non sorprende, a questo punto, l'accumulo di auto in attesa alla rotonda d'ingresso dell'aeroporto.

Era meglio quando dentro i parcheggi si aggiravano i dipendenti della vigilpark, che si facevano pagare e non si inceppavano, come invece fanno quelle sbarre automatiche, che sicuramente saranno costate quanto lo stipendio annuo di cinque vigili.

Grazie dell'attenzione".

Felice Salis

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