"Cara Unione,

ieri a sorpresa, con il progetto denominato 'Non solo assistenza', l'Amministrazione di Cagliari informa che realizzerà una giornata 'per i disabili e i bisognosi' al luna park.

Ho presentato una interrogazione urgente al Sindaco e all'assessore Sorgia per chiedere il perché di questo progetto. Non si può non esprimere lo sconcerto, il forte disappunto e disaccordo per questa iniziativa che ci riporta indietro di 50 anni.

Sia chiaro, a Cagliari e in tutti i paesi e città, i bambini, le bambine, i ragazzi e le ragazze con disabilità, ovviamente se vogliono andare alle giostre, possono e devono andare proprio come tutti e come gli altri. Ma non va bene che il Comune promuova una iniziativa-spot associando 'disabili e bisognosi' in una visione pietistica, totalmente superata, la concessione del divertimento di una giornata, così come sta facendo l'amministrazione e l'assessore Sorgia.

Serve ricordare la furibonda polemica delle associazioni contro la festa del disabile al luna park 15 anni fa, ritenuta irrispettosa della loro dignità, che fece sopprimere dagli amministratori di allora, la "giostrina per i disabili".

Ci sono voluti anni di impegno e battaglie sociali e culturali delle tante associazioni delle persone con disabilità e loro familiari, per educare la società a dare loro pari opportunità, nell'ottica dell'inclusione e dei diritti umani, per la mobilità, la scuola, il lavoro e anche il tempo libero e lo sport.

Oggi anche nelle fiction, quando si parla dei ragazzi e giovani adulti con disabilità, si parla nei termini non di eterni bambini, ma di 'pensami adulto', di progetti di vita indipendente, del 'dopo di noi', dei necessari percorsi di autonomia, del lavoro e di inclusione sociale nella comunità e nel territorio. In questa direzione lavorano, ogni giorno, ragazzi, genitori, associazioni, operatori del terzo settore, perché ancora molto resta da fare.

I grandi - più che alle giostre - anche con i loro amici, volontari ed operatori, in genere preferiscono fare festa, gustare arte, spettacoli o andare in discoteca o al cinema o altro, secondo l'offerta presente nella nostra città e i loro interessi, come tutti.

Per le iniziative relative alle persone con disabilità, loro familiari ed organizzazioni per il Comune è grave coinvolgere una sola associazione o aderire ad una iniziativa, non cogliendone gli effetti.

Ci sono le leggi e i conseguenti provvedimenti, già adottati anche dalla nostra amministrazione, per cui l'istituzione, il Comune deve coinvolgere le stesse persone, famiglie e organizzazioni, promuovere con loro le iniziative e azioni in tutti i campi della vita ('nulla su di noi senza di noi e le nostre famiglie'), anche quello del tempo libero e divertimento, che prevedano la co-progettazione, servizi e sostegni per ridurre l'esclusione sociale e discriminazioni, per garantire invece i diritti e favorire esperienze di vera inclusione sociale per le persone con disabilità che vogliono esserci, tutti i giorni, abitare, lavorare e vivere come tutti".

Rita Polo - Cagliari

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