“Cara Unione,

ho 52 anni e – anche considerata la mia età – non sono un fan di Greta Thunberg e del movimento ecologista che partecipa periodicamente ai cortei “Friday for Future”.

Anzi, per la verità, fino ad ora non mi sono mai accorto di avere una “coscienza ecologista”. Ai primi di settembre, però, è successa una cosa che mi ha fatto capire come, in effetti, basterebbe davvero poco per ridurre almeno un poco il consumo dell’odiata e temuta plastica.

Il mio nipotino, per il mio compleanno, visto che dopo l’estate sarei tornato in ufficio dopo mesi in lavoro da casa causa Covid, mi ha regalato una borraccia d’alluminio. Nei primi giorni, confesso, non l’ho usata molto (non l’ho usata affatto per la verità), affidandomi come al solito alle bottigliette di plastica comprate al bar, anche tre o quattro al giorno. 

Poi mi sono deciso e ho iniziato a portarmi la borraccia da casa, riempita con acqua del rubinetto o con del the freddo. 

Ebbene: dopo una settimana, guardando la scrivania e il cestino sgombri di bottigliette vuote mi sono fermato a fare un banalissimo calcolo, scoprendo che grazie alla borraccia avevo evitato di consumare una ventina di bottigliette di plastica. Non ci vuole uno scienziato per moltiplicare le mie 20 bottigliette in meno alla settimana per quanti siamo in Italia. Se tutti usassero la loro borraccia le bottigliette di plastica che non finirebbero in giro (magari per terra, nei parchi, giardini o in mare ecc.) sarebbero milioni ogni settimana! Sono questi i piccoli gesti, concreti, per difendere l’ambiente...”

Mauro – Cagliari

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