Dopo la replica di una donna “continentale” (QUI) riceviamo e pubblichiamo un’altra risposta alla lettera di una lettrice – Sara – che nei giorni scorsi si è sfogata (LEGGI) esprimendo tutto il suo rammarico per i pregiudizi e gli stereotipi che spesso hanno come oggetto i sardi e la Sardegna.

«Cara Unione, 

anch'io la penso come la signora che ha risposto. Direi che Sara si è comportata troppo bene, da sarda qual è. Io mi sarei intromessa e avrei risposto.

Quella signora che denigrato la nostra Isola non merita di venire in Sardegna, deve stare a Pavia, nel suo inquinamento padano, a farsi depredare dai negozi alla moda, a mangiare parlando al telefono e non guardando il mare.

Non merita neppure di respirare l'aria sarda con i suoi straordinari profumi né di immergersi in questo mare caraibico. Spero non torni più.

Sara non ti crucciare, moltissime persone tornano per anni e pure i loro figli e nipoti e sono felici di condividere con i sardi il loro patrimonio naturale e quell'immenso valore culturale risalente a millenni fa che questa terra racchiude.

Con affetto e simpatia».

Franca

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