«Cara Unione,

scrivo con amarezza e sgomento queste righe.

Questa mattina mi sono recata come di consueto al cimitero di San Michele per riporre qualche fiore in memoria dei miei defunti.

Come al solito, i pochi parcheggi disponibili sono pieni, quindi mi dirigo verso lo sterrato malandato adiacente agli stessi. Mai l'avessi fatto! Era presente un ingorgo tra chi cercava di salire affannosamente tra le buche e i cumuli e cumuli di macerie adagiati ai lati della strada, chi cercava di uscire dallo stesso ma, essendoci poco spazio, non poteva passare.

Tra un clacson e qualcuno che perde la pazienza, i ragazzi senegalesi ci indicano che è necessario fare marcia indietro per sgombrare il campo. Premetto che erano presenti almeno 10 vigili urbani che stavano davanti all'ingresso dei parcheggi segnati, tranquillamente impegnati in chiacchiere tra loro, i quali ovviamente nn si sono minimamente occupati di dirigere il traffico della zona, finché una dolce signora ha preso il coraggio di scendere dalla sua auto e chiamarli.

Finalmente arriva un vigile, che molto spazientito si rivolge con tono perentorio e arrogante a tutti noi intimandoci di fare marcia indietro.

Io ho avuto la fortuna di trovare un parcheggio mentre in retromarcia mi dirigevo fuori dall'ingorgo e ho lasciato finalmente la mia auto.

Quando sono tornata dopo circa un'ora, l'accesso alle auto nello sterrato era interdetto da due vigili, nell’area non poteva entrare nessuno nonostante fosse ormai vuota, forse una decina di veicoli erano ancora là tra i quali il mio.

La mia domanda è questa: non sarebbe stato giusto predisporre due agenti davanti allo sterrato a fare il loro lavoro, ovvero dirigere il traffico in quell'area così poco spaziosa e angusta, per consentire a tutti di parcheggiare, con ordine e rispettando il senso unico alternato?

E al Sindaco Truzzu chiedo: quando avremo l'onore di vedere quell'area sgombera dagli infiniti cumuli di materiale edile, spazzatura, auto ferme e abbadonate là da secoli?

Anche quella è parte della città che amministra, e tutti abbiamo diritto che sia quantomeno dignitosa e un po’ più sicura.

Grazie».

Laura Montisci – Cagliari

***

Potete inviare le vostre lettere, segnalazioni e contenuti multimediali a redazioneweb@unionesarda.it specificando il vostro nome e cognome e un riferimento telefonico. Nell'oggetto dell'email chiediamo di inserire la dicitura #CaraUnione.

(La redazione si limita a dar voce ai cittadini che esprimono opinioni, denunciano disservizi o anomalie e non necessariamente ne condivide il contenuto)

© Riproduzione riservata