“Cara Unione,
scrivo in merito alla tragedia di ieri in spiaggia a Porto Pino. Ero lì al lido come molti bagnanti ed abbiamo assistito a tutta la scena.

Una circostanza che credo meriti un approfondimento, è che nessun lido sulla spiaggia pare avesse un defibrillatore, nonostante gli annunci che la Sardegna ha più volte fatto negli anni sull'essere una regione ‘Cardioprotetta’. Mi pare tale strumento dovrebbe essere previsto, a carico dei Comuni, ogni tre postazioni di salvataggio, soprattutto nel periodo estivo.

Non sappiamo se la vittima in questione sarebbe sopravvissuta se dopo il massaggio cardiaco fosse stata subito tentata una rianimazione con defibrillatore. Certo è che si tratta sempre di attimi e sorprende che una spiaggia così difficilmente raggiungibile e dove i lidi sono attrezzati per attività commerciali, non ci sia anche attenzione a prestare un completo primo soccorso ai bagnanti.

Grazie per la vostra attenzione”.
Simone

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