«Cara Unione,

vorrei portarvi a conoscenza dell'esperienza che abbiamo avuto io e mio marito in questi giorni.

Rispondo ad un annuncio su subito.it per una casa vacanze in zona Fluminimaggiore. Mi comunicano che sono rimasti liberi solo 3 giorni liberi qualche giorno prima di Ferragosto e accettiamo. 90 euro al giorno senza biancheria, da pagare all'arrivo, in contanti, senza ricevuta, senza richiesta di documenti, quindi senza comunicazione delle generalità degli ospiti alle autorità.

La signora mette subito in chiaro che la casa va lasciata "pulita" cosi come viene trovata.

Ci rendiamo presto conto che il livello della pulizia è molto basso quando apriamo il frigorifero che troviamo sporco e pieno di ghiaccio. Lo faccio presente immediatamente al figlio della signora. Poi decidiamo di controllare il resto: tutto è sudicio.

La cassettiera della cucina ha diversi schizzi di cibo, la porta del frigorifero, le stoviglie, i pavimenti, le piastrelle del bagno e della cucina non vedono acqua e sapone da un po'. Sul lavandino c’è una bottiglia d'acqua piena neanche a metà, in bagno una saponetta quasi alla fine.

Lo scolapiatti è completamente arrugginito, le ante dello stesso mobile sono a 2 altezze diverse. Le sedie sono arrugginite e i coprisedie luridi. Tutto è molto molto economico, rovinato, sporco, di scarto.

Non c'è carta igienica, no scottex, no sapone per le mani, nessun prodotto per pulire, né uno strofinaccio da cucina, né buste nei cestini per la spazzatura, alcuni dei quali sono bidoni di tinta recuperati.

Andiamo in un supermercato di Buggerru a comprare qualche prodotto che non avevamo portato con noi e carta igienica e qui mi colpisce un ragazzo, chiaramente un turista, che acquista proprio queste cose e gli chiedo se anche lui ha trovato la casa nelle stesse condizioni. Risposta affermativa. Coinvolgiamo la cassiera che ci dice che quest'anno vedono tantissimi turisti che ricevono le case sporche e che spendono parecchi soldi per rifornirle del minimo indispensabile per l'igiene della casa.

Noi non abbiamo mai cucinato e le poche stoviglie che abbiamo usato le abbiamo lavate e tenute su uno strofinaccio portato da casa.

La doccia la facevamo all'esterno perché quella interna era vergognosa.

Affittiamo diverse case ogni estate e questa è la prima volta che ne troviamo una sporca e senza neanche le cose basiche.

Alla partenza chiamo la figlia della signora, (l'unica presente in casa), le mostro il sudiciume, che lei proprio non riesce a vedere, se non "qualche schizzo" e poi mi dice che se non mi piace posso non tornarci più, che nessuno si è mai lamentato e che delle mie rimostranze non le importa niente e "chi mi ama mi segua", qualunque cosa volesse dire.

Il motivo per cui ho scritto questa lettera è che formalizzerò la denuncia alla Guardia di finanza: il Sulcis è una zona fortemente depressa, a Fluminimaggiore tutti si lamentavano della mancanza di turisti, le attività commerciali fanno del loro meglio per animare il paese e attrarre gente con i dj fuori dai bar o musica dal vivo (a Buggerru). 

Tengono i prezzi incredibilmente bassi: una margherita a 5 euro, una bottiglia d'acqua da 1 litro a 2 euro e una Ichnusa 66cl a 3.50. Ci mettono il massimo impegno mentre persone come chi ha dato la casa a noi vogliono solo incassare, in nero e senza offrire il minimo indispensabile. È vero che i biglietti per raggiungere la Sardegna sono alti, se all'arrivo poi si trovano situazioni simili i polli da spennare diventeranno sempre di meno.

Grazie per l’attenzione».

Elena Sollai

***

Potete inviare le vostre lettere, segnalazioni e contenuti multimediali a redazioneweb@unionesarda.it specificando il vostro nome e cognome e un riferimento telefonico. Nell'oggetto dell'email chiediamo di inserire la dicitura #CaraUnione.

(La redazione si limita a dar voce ai cittadini che esprimono opinioni, denunciano disservizi o anomalie e non necessariamente ne condivide il contenuto)

© Riproduzione riservata