«Cara Unione,

negli ultimi anni, grazie a piattaforme come Airbnb e non solo, abbiamo assistito a una crescita esponenziale dell’affitto breve, una modalità di alloggio che da un lato consente ai viaggiatori di muoversi agevolmente, in modo economico e con maggiore flessibilità rispetto al soggiorno in un hotel, dall’altro permette a molti proprietari di immobili di guadagnare un reddito extra, affittando le proprie case o stanze in via occasionale, riducendo così i rischi legati all’affitto tradizionale.

Dietro questa tendenza, però, emergono dei danni collaterali che coinvolgono albergatori e ristoratori - colpiti da una minore affluenza nelle proprie strutture, con anche conseguenti riduzioni del personale - e individui che cercano una residenza stabile, trovandosi di fronte a una drastica riduzione delle opzioni disponibili. Da aggiungere che, in quest’ultimo caso, la concorrenza tra gli affittuari aumenta inoltre il canone di locazione, rendendo l'accesso all'abitazione quasi impossibile per molte famiglie. Siamo travolti da una pressione sul mercato immobiliare che getta le persone in una situazione di precarietà abitativa, incertezza e grave stress, soprattutto quando si devono tutelare dei figli.

Un po’ ovunque si cerca di contrastare una situazione che è evidentemente degenerata, imponendo limiti al numero di giorni in cui una proprietà può essere affittata a breve termine, o consentendo l’affitto breve solo negli appartamenti dove proprietari e affittuari risiedono e sono realmente presenti, come accade a New York, città che ha imposto le regole più stringenti. In Italia, come sempre, se ne parla a stento e si fanno proposte per nulla incisive.

È necessario uno sforzo che miri a trovare un equilibrio tra l'opportunità offerta dagli affitti brevi e l’esigenza di proteggere l'industria alberghiera, i ristoratori e coloro che cercano una casa a lungo termine.

La sfida deve essere quella di trovare un giusto compromesso tra la crescita dell'industria degli affitti brevi e la tutela degli interessi delle diverse parti coinvolte, nel più breve tempo possibile».

E.D.

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