S e ce l’hanno spiegata bene, la faccenda è imbarazzante. Mattarella chiama al Quirinale per il 21 dicembre i vincitori della Davis, il Colle dà l’annuncio ma di lì a un po’ arriva la disdetta a mezzo stampa: in quei giorni i tennisti saranno in vacanza. E a quel punto il presidente fa spallucce: vabbe’, allora venite un giorno che siete liberi. Mattarella è un gran signore di eccellente carattere e specchiata dignità: ci piacerebbe molto che gli venisse risparmiato ogni sgarbo, sia pure involontario. E d’altronde oggi Sinner and Co. agli occhi dell’Italia sono l’equivalente di San Francesco e Garibaldi messi insieme, l’obbligo di gratitudine nazionale impedisce di criticarli. Per cui a un giornale non resta che fare melina, magari bofonchiando fra sé e sé che in certi casi si può anche inventare una piccola bugia diplomatica, da “mannaggia, proprio il 21 vengono i muratori” a “verremmo volentierissimo ma abbiamo paura che si presenti anche Pietrangeli”. Nella speranza che nessuno strumentalizzi la questione politicamente (“con un presidente eletto direttamente dal popolo non si sarebbero permessi”) o fiscalmente (“li avesse invitati Alberto di Monaco vedevi”) ci permettiamo un suggerimento al presidente: visto che il 21 a questo punto ce l’ha libero, se vuol passare una serata bella e simpatica perché non invita Panatta?

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