Statista o statistica?
Caffè Scorretto
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G esù agonizzante sulla croce mostrò tutt’altro stile: «Dio, perdonali perché non sanno quello che fanno». The Donald, che va per le spicce, davanti alla tregua stabilita/imposta, e subito violata da Israele e Iran, è più colorito: «Non capiscono che c***o stanno facendo».
No, il gioco non è “trovate le differenze”, considerata la distanza siderale che già in partenza separa la divinità Cristo dal satanico Trump. Qui è in vetrina mondiale uno stile, come si era notato nella situation room della Casa Bianca mentre Trump “a cappellino” (si direbbe a Cagliari) ordinava di attaccare l’Iran.
La differenza è che The Donald sapeva che c***o stava facendo. E noi no, considerato che, prima del raid, l’Iran ha avuto il tempo per spostare i materiali con cui prepara la bomba atomica. Ma sappiamo bene che cosa Trump ha fatto il 6 gennaio 2021, quando – spodestato dalla Sala Ovale da un pur rintronato Joe Biden – ha scatenato l’assalto al Campidoglio. Ci furono quattro morti. Non cinque perché gli Stati Uniti alla fine si salvarono.
Però poi gli americani, Trump, l’hanno riportato alla Casa Bianca per la sua immagine forte. Trascurando il fatto che l’uomo forte è spesso un dittatore. Trump dimentica invece che l’uomo forte a un certo punto crolla. Sono in questa statistica Hitler, Mussolini, Gheddafi, Saddam o Ceausescu. Che dire? A presto.