Spar condicio
Caffè Scorretto
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A destra n on si era ancora posata la polvere da sparo sul caso Pozzolo che si è levato Degni, giudice contabile indicato dal governo Gentiloni e autocertificato di sinistra sui social, e sulla manovra le ha sparate così grosse che a momenti fanno lo stub pure a lui.
È chiaro che sono due fatti molto diversi, come gravità e come spessore. Ma è chiaro anche che la maggioranza sfrutterà più che può l’assist del giudice militante, magari strumentalizzandolo per inasprire la riforma della giustizia (e intanto metterà a dormire lo sparacchiatore sospendendolo per un po’ da FdI).
Una cosa invece non è chiara: perché da sinistra solo Filippo Sensi ha biasimato il giudice, e non un leader o un dirigente? Sarebbe stato facile e opportuno prendere le distanze da una toga faziosa e poi tornare a fare il lavoro dell’opposizione, cioè dare il tormento al governo. Invece ci si atteggia ad Andreotti (senza esserlo) e si tace. Peccato che oggi ci siano i social, e quando taci stai solo lasciando spazio alle parole altrui. E peccato che ieri ci fosse la conferenza stampa di Meloni la quale – sorpresona! - ha avuto gioco facile a indignarsi per le parole della toga partisan e per l’indifferenza di Schlein. A che serve la fortuna di avere un imbranato con la pistoletta nel campo avversario, se poi le armi polemiche puntate contro di te le carichi tu col tuo silenzio?