Senza esagerare
Caffè Scorretto
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L a libertà, cantava Giorgio Gaber, non è star sopra un albero, la libertà è partecipazione: senza esagerare, precisa Montecitorio nel pacchetto sicurezza, approvato tra gli applausi della maggioranza e le critiche dell’opposizione. In democrazia i doveri sono sacrosanti ma non di meno lo sono i diritti; entrambi vengono compressi e compromessi tutte le volte che una parte prende il sopravvento sull’altra. I 38 articoli della “sicurezza” rompono gli argini: l’albergo “a ore” viene rafforzato dall’hotel “mille sbarre”, più comodo (forse) nella sua scomodità per le accuse svariate e le condanne allungate. Rischia grosso chi blocca una strada, una piazza o un cantiere: vale a dire sempre. Altrettanto succede ai detenuti, colpevoli o innocenti come qualche volta succede, arrabbiati per il rancio scarso o il caldo africano nelle celle, dove reati vecchi e nuovi allungano il soggiorno di mesi e anni. I criticoni che esagerano nei toni e nelle parole contestando le grandi opere come la Tav o il ponte sullo Stretto rischiano di passare per “terroristi della parola”, un nuovo reato per una vecchia galera. Chi solidarizza con gli occupanti di una fabbrica rischia non poco. Il messaggio finale è forte e chiaro: basta con le blande pene amministrative e con le chiacchiere mielose dei sociologi. Noi tireremo dritti in difesa del diritto e dello storto.