A Rimini è comparsa una pittura murale che rappresenta un uomo che allatta al seno un bambino. Sullo sfondo una bandiera Lgbt con la scritta “Equality”. La realizzazione del graffito, che non è certamente un’opera d’arte, ha avuto l’autorizzazione e il consenso del sindaco Jamil Sadegholvaad, tessera del Pd, coalizione di centrosinistra. Gli autori sono i giovani di un collettivo di writer, ossia graffitisti, che non nascondono la loro appartenenza alla sinistra d’assalto. Quell’immagine, che ha forza simbolica e provocatrice, è oggetto di un dibattito surreale in consiglio comunale. Polemica dai toni acidi, dialettica che sconfina nell’insulto. Il primo cittadino si difende e attacca: «In quella figura maschile che allatta al seno vedo il magico mistero della paternità … Essere padre significa avere la stessa relazione naturale, misteriosa, corporea, profonda, insondabile, differente ma uguale rispetto alla madre … Uguaglianza di persone e corpi … Questo mondo ha un fottuto bisogno di padri e non di padroni … Questa nel bene e nel male è l’arte; questa nel bene e nel male è Rimini”. Se questa è arte tutto può esserlo. Se questa è Rimini lasciamolo dire ai riminesi. Ai quali va chiesto, per dirla con l’eleganza del loro sindaco, se hanno il “fottuto bisogno” di fare allattare i figli da padri trans.

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