I l pensiero va ai presidenti dell’ex Unione Sovietica, che si tenevano in vita con riprese tv di mesi prima mentre, in realtà, erano in obitorio da diversi giorni. Nell’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche, che si arrogava la patente di democrazia allo stato puro, corrispondeva una condotta da Stato impuro. Solo dopo l’accordo sul successore, si “ammazzava” pubblicamente il presidente spacciato per vivo.

Ma erano i tempi della guerra fredda, talvolta tiepida e sempre pronta a riscaldarsi. Ed era una strategia che l’Urss giudicava necessaria, malgrado gli Usa (e non solo loro) sapessero sempre “in diretta” ora e giorno dell’ultimo respiro del presidente.

La principessa Kate – moglie di William, erede al trono del Regno Unito - non se la passa bene per la salute, ma è tutt’altro che morta. Chissà perché, allora, è andata perfino oltre l’ex Urss: ha diffuso una foto falsa in cui, florida e sorridente, abbraccia i figli. Un’immagine vecchia modificata, infatti molte testate l’hanno beccata con le mani su Photoshop e sui programmi AI. Il messaggio era «stiamo tutti bene», ma dopo la foto falsa tutti sospettiamo che Kate stia malissimo.

Consoliamoci: i falsi dell’intelligenza artificiale sono ancora individuabili, soprattutto se agiscono agli ordini dell’ingenuità reale. In quanto vera. E pure in quanto coronata.

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