“ L’essenziale” è il titolo di un libretto di 96 pagine che ha un sottotitolo molto stimolante: “Globalizzazione della chiacchiera e resistenza della cultura”. Ne sono autori, simulando un confronto dialettico tra loro, Silvano Petrosino, ordinario di Filosofia teoretica nell’Università cattolica di Milano, e Roberto Righetto, giornalista che per molti anni ha curato le pagine culturali del quotidiano L’Avvenire. I due interlocutori mettono insieme una serie di considerazioni finalizzate alla comprensione di ciò che accade nella comunicazione interpersonale nell’epoca digitale. Ne scaturisce la rappresentazione di una società avvelenata dalla dittatura del politicamente corretto e dalla cancel culture. Il dilagare incontrollato in internet di ogni genere di informazioni ha diluito il sapere ormai sostituito da conoscenza apparente e superficialità. La Rete, dalla quale attingiamo indiscriminatamente, non ci libera dall’ignoranza, ma ci rende presuntuosi perché ci convinciamo di sapere tutto. Il sapere, invece, è frutto di una faticosa elaborazione personale, lontana dall'incontenibile entusiasmo dei sedicenti esperti. La chiacchiera da bar si è trasferita in televisione dove abbondano gli opinionisti tuttologi, una categoria di male acculturati che con urla e furore, prevaricandosi a vicenda, esprimono pareri senza pensiero.

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