A volte ti chiedi dove sono vissuti o se il cervello è andato in pappa. Non si tratta dell’allenatore da bar dello sport e neppure del barbiere che pretende di curare la psoriasi con la schiuma da barba. Parliamo invece del politico che, tra un taglio di nastri e aperitivi rinforzati, deve capire che in questo Paese per fortuna c’è ancora chi la memoria non l’ha persa e conserva il gusto della verità. Nello Musumeci, presidente della Regione Sicilia, condannando i piromani che anche dalle sue parti hanno fatto sfascio ha dichiarato: “ma quando questa gente va dentro e dopo due giorni li mandano a casa c’è poco da fare! Io butterei la chiave”. Musumeci non è nato ieri. È stato sottosegretario, europarlamentare, presidente della Provincia di Catania, insomma in politica ha visto “fumu de maccarrones”, fumo di maccheroni come si dice dalle nostre parti, e quindi sa, o dovrebbe sapere, che le condanne le danno i giudici, a volte sbagliando ma applicando le leggi che i politici hanno votato. Se sono elastiche è perché i politici sono elastici, se blande perché i politici blandiscono qualcuno per qualcosa. Musumeci lascia intendere che chi entra in galera dopo cinque minuti è fuori. Supponendo che sia così un politico ha l’obbligo di sostituire le chiavi sbagliate con altre. Severe quando occorre, giuste sempre.

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