D i che sesso è Dio? Di questa enormità lessicale si discute da quando intellettuali e grammatici polemizzano tra loro sulle desinenze delle parole: per i conservatori sono intoccabili, per i progressisti dovrebbero essere sostituite con asterischi e schwa. La risposta al quesito viene dagli Stati Uniti: Dio e Gesù sono queer. Lo rivela un commentario di 1136 pagine intitolato La Bibbia queer. Queer è un termine che indica il variegato mondo Lgbtq+. Il suo simbolo è la bandiera arcobaleno. Il libro si propone come un «catechismo per gli oppressi» in quanto «scardina ogni binarietà, compresa la sessualità maschile su cui si regge il modello della famiglia patriarcale». È una rilettura completa dell’Antico e del Nuovo Testamento fatta inforcando le lenti della “cultura Woke”. Gesù altri non è che «un queer testimone di un Dio queer» e la Trinità ha tre volti femminei barbuti. I cattolici denunciano la blasfemia, la galassia progressista esulta. Il fine non confessato, o la pretesa, è lo stravolgimento della religiosità ebraica e cristiana, basamento su cui poggiano la nostra civiltà e la nostra cultura. Arcobaleno queer su Gerusalemme e Città del Vaticano. Un altro colpo d’ariete alle mura della sempre più fragile cittadella occidentale inferto non dagli assalitori, ma da chi dovrebbe difenderla. Facciamoci del male. Ma perché?

© Riproduzione riservata