T ruCam, il telelaser in dotazione alla municipale di Verona, è stato noleggiato per due anni con un costo di circa 18mila euro e a spanne possiamo prevedere che ripagherà l’investimento in poche settimane.

Funziona in ogni condizione meteo, anche col nebbione, e rileva l’eccesso di velocità già a un chilometro e duecento metri: non la scampa neanche chi rallenta dopo aver scorto in lontananza la pattuglia. Non solo: rileva anche la velocità di chi ha superato l’apparecchio e accelera perché il pericolo ormai è alle spalle. E infine riprende nitidamente l’interno dell’abitacolo, incastrando chi guida senza cintura, chi whatsappa al volante e chi, quando arriva la multa, sostiene che al volante c’era la nonna 104enne.

In attesa di un’ulteriore versione dotata di olfatto elettronico, per beccare l’alito di birretta del guidatore, e di udito laser per sanzionare chi guida ascoltando un neomelodico, sia consentita una considerazione, laterale e non nuova ma ancora valida. Perché l’eccesso di velocità di un povero cristo deve valere quanto quella di un riccastro, se per uno tremila euro sono un’enormità e per l’altro un bruscolino? Non si può parametrare la sanzione alla dichiarazione dei redditi perché si premierebbero ancora una volta gli evasori, ma potremmo fissare la cifra a una frazione (un trentesimo? un centesimo?) del valore di mercato dell’auto.

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