Il pieno, grazie
Caffè Scorretto
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P er cinquant’anni ci hanno detto che bisognava aver paura dei russi perché erano comunisti. Ora ci dicono che bisognava aver paura dei comunisti perché erano russi.
E spesso a spiegarcelo sono gli stessi.
Da qualche tempo ci dicono che il problema dell’Ucraina è che voleva entrare nella Nato e nell’Ue, che se lo fai in faccia a un impero in decadenza è una provocazione.
E sembra un po’ – anzi, molto – quando ci dicevano che una ragazza in minigonna o comunque vestita come le pare se va in giro in certe zone, a certe ore, poi ti credo che la stuprano: se l’è andata a cercare.
E a volte a dirlo sono le stesse persone.
Adesso che il patriarca ortodosso mentre i bimbi crepano negli ospedali bombardati ci viene a dire che questa è una guerra giusta perché è contro i gay, ora che tutti questi ceffi dicono tutte insieme tutte queste castronerie c’è da essergliene grati. Perché una volta di più ci chiariscono che tutta questa storia di sangue innocente e di paura è una lotta meschina per il dominio e il potere, e il potere più si innamora di sé e più ha paura della libertà, della scelta, dell’autodeterminazione.
Grazie del chiarimento. Perché magari morire no, non siamo più abituati. Ma pagare la benzina 3 euro al litro, ora che ci avete fatto capire che lo facciamo per la libertà, siamo anche disposti.
Il pieno, brav’uomo. Si va dove ci pare.