L a differenza biologica tra uomo e donna è fondamentale. Lo sostiene il primo ministro inglese Rishi Sunak del partito conservatore. Affermazione scontata, persino banale. Nell’epoca “genderfluid”, ossia fluidità di genere, appare invece rivoluzionaria. Il parlamento del Regno Unito ha messo all’ordine del giorno la discussione di un provvedimento atto a ripristinare la distinzione naturale tra i due sessi. Con il premier si schiera il filosofo conservatore inglese Douglas Murray, dichiaratamente gay; il quale, per dare maggiore impulso alle sue argomentazioni, denuncia che «negli Stati Uniti esistono più di trecento diverse combinazioni sessuali, razziali, ideologiche». Per rimettere ordine in una società disorientata auspica un ritorno alla tradizione. Denuncia come sviante concedere, a chi lo voglia, la possibilità di mutare, con un’autocertificazione, la propria sessualità. Disapprova che in diversi Stati occidentali non occorra più un intervento chirurgico che metta d’accordo il corpo con la psiche. Basta l’autopercezione. L’ultima variazione sul tema è l’innamoramento di sé stessi. Fin qui niente di nuovo, il mito di Narciso è antico quanto gli dei. La novità è che se mi innamoro di me, con me posso sposarmi: due coniugi in un corpo, unione indissolubile. E consumazione del matrimonio con rito onanistico.

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