L a politica vive di “bombe mediatiche”, che spesso sono solo petardi: un sacco di chiasso, niente di più. Figuriamoci in campagna elettorale per le Europee e per cinque regioni, tra cui la nostra. Sarà una notte di Capodanno lunga due mesi: botti fragorosi e luci che rischiarano la notte, ma solo per pochi attimi.

Una classe politica che parla continuamente di riforme, qui da noi ha trovato due coalizioni distratte perché nessuna di loro ha pensato alla doppia presidenza: si vota tra un mese e mezzo, e in entrambi i casi i candidati sono due.

Intanto a Roma si fanno i calcoli sulle candidature urbi et orbi, nel senso di personalità politiche (premier compresa) pronte a entrare in lista ovunque, e ovunque a fare bottino pieno. Tanto poi, a Bruxelles, in quei collegi tranne uno ci va un altro.

Può soccorrere un video sudafricano pubblicato ieri su Corriere.it: un anatroccolo è catturato da un cucciolo di leopardo che ci gioca, col progetto di ucciderlo. Allora l’anatroccolo si finge morto, ma quando il leopardo si distrae corre verso la vegetazione e il predatore lo perde di vista.

Dicevano «non ci hanno visti arrivare». Considerato però che poi i voti si contano, l’anatroccolo sembra suggerire una strada migliore, ma meno scontata: «Non ci hanno visti correre via». Verso il traguardo.

© Riproduzione riservata