Il conformismo
Caffè Scorretto
Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
I l conformismo è un luogo. Quello in cui si rifugia chi non vuole correre rischi. È accogliente e comodo, assicura posti a sedere: all’ombra in estate, al sole in inverno. Ripara dalle intemperie. Chi lo abita è dispensato dal pensare e dal prendere iniziative. Certo, qualche piccolo sacrificio a fronte di tanto conforto deve farlo. In cambio della protezione sociale gli si chiede di seguire la corrente senza obiettare, tacendo e fingendo. Il conformista è colui che, spiega il vocabolario, «si adegua supinamente alle opinioni, ai gusti, al sistema di vita della maggioranza». In un regime assolutistico c’è un pensiero da seguire forzatamente; nei regimi democratici c’è un’idea prevalente, che però, a differenza di quanto enunciato, non sempre è quella della maggioranza. Può essere quella di una minoranza movimentista di natura ideologica. In questo caso non valgono i numeri della democrazia, bensì la capacità di soggiogare l’opinione pubblica. Quanto mai in passato oggi ciò è possibile. Chi riesce a governare gli strumenti sempre più potenti e invasivi della comunicazione prevale e impone il suo catechismo sociale. I seguaci ne assimilano i precetti e li mettono in pratica: con fideismo alcuni, con fanatismo altri. Così il conformismo diventa bigottismo. E il conformista bigotto invoca il tribunale dell’inquisizione.