S ono andati a uccidere i bambini casa per casa, culla per culla, con brutalità. Come i soldati di Erode. I bambini sono il domani di un popolo. Averli uccisi con spietata pianificazione nazista è un atroce messaggio: non avrete futuro. L’eliminazione brutale di neonati va oltre l’atto vile del terrorismo, prospetta la soluzione finale: distruggere Israele, impedirne il ripopolamento, annientarlo, cancellarlo dalle carte geografiche. Sta scritto nello statuto di Hamas e nei progetti ipocritamente celati di molti stati arabi. Lo stato ebraico è l’unica democrazia tra le satrapie e le teocrazie tiranniche del Medio Oriente, un pericoloso esempio di libertà. È considerato l’avamposto dell’Occidente, popolato di infedeli da abbattere. Tutto ciò che sta accadendo in quei territori ci riguarda e ci coinvolge. Che la polveriera sarebbe esplosa si sapeva; ma che Israele sarebbe stato sorpreso nel sonno da un attacco terroristico non era prevedibile. I suoi apparati di sicurezza e di intelligence, tra i migliori in assoluto, per la prima volta sono stati beffati. Gli Usa hanno detto prima sì poi ni a una reazione, l’Onu si è affrettata a dire no, l’Ue sta affogando nei distinguo. Noi, cittadini d’Europa, siamo spettatori allucinati e impotenti. Mentre i cosiddetti lupi solitari, che forse solitari non sono, vogliono farci la festa.

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