Elvira da Cordless
Caffè Scorretto
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L ’altro giorno a Barletta c’è stata una polemichetta perché Alba Parietti (peccato non si chiami Parietta) ha usato lo smartphone mentre sfilava in costume cinquecentesco per la rievocazione della Disfida fra i cavalieri francesi e gli italiani di Fieramosca. In seguito Parietti, che nell’occasione interpretava Elvira da Cordova, si è scusata su Facebook. Ha spiegato di aver usato il telefono per condividere un lutto terribile e di averlo fatto per «pochissimi minuti in ore e ore di corteo quando eravamo fermi». Potrebbe bastare per chiudere la faccenda, archiviando tanto l’indignata opposizione comunale che chiede la restituzione del cachet quanto l’assessore gongolante per la visibilità mediatica del corteo illuminato dall’Alba. Resta un dubbio minimo, che potremmo far sfilare dietro processione in costume da nano di corte. Se si voleva un rievocazione filologicamente corretta, senza anacronismi che distraessero dall’atmosfera d’epoca, perché chiamare Alba Parietti? Perché sovrapporre il glamour di avantieri alle glorie rinascimentali? Una sconosciuta, magari locale, sarebbe stata meno perturbante della dama di Galagoal, con o senza telefono. O si voleva che qualche spettatore saccente bisbigliasse all’altro: «Vedi quella dietro Fanfulla da Lodi? È la famosa nobildonna spagnola che ai tempi si pigliava e si mollava con Christophe Lambert».