Crepi l’astrologo
Caffè Scorretto
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Q uando il mondo è più turbolento del solito ci domandiamo dove stiamo andando e come andrà a finire. In mancanza di risposte a causa della complessità della situazione, ci si affida a presunti veggenti. È sempre stato così. Nell’antichità si interrogavano le pizie e gli aruspici, si credeva alle parole dei profeti. Oggi, nel momento di sbandamento e incertezza in cui viviamo, affascinati e terrorizzati da un futuro che ci appare ora meraviglioso ora spaventoso, stiamo tornando alle profezie di Nostradamus. Le sue famose “Centurie” sono di nuovo oggetto di attenzione. «Mirate la dottrina che s’asconde sotto ‘l velame de li versi strani» scrive Dante. Più che strane sono astruse le enigmatiche quartine in rima dell’astrologo e speziale francese. Secondo i suoi interpreti ciò che sta accadendo nel mondo nell’anno 2025 era stato da lui predetto. Nostradamus ha previsto che all’economia globale sarà inferto un duro colpo e subirà un collasso che provocherà una crisi finanziaria senza precedenti: aumento della disoccupazione, fallimenti a catena di aziende, crollo del mercato internazionale. Sembra di leggere i titoli urlati dei giornali di questi giorni dopo la raffica di dazi imposti da Trump. «Crepi l’astrologo» diceva il popolino facendo scongiuri quando le profezie erano nefaste. L’astrologo è morto 480 anni fa. I suoi odierni interpreti sono faziosi menagramo.