“L a sicurezza è un lusso. Chi può ha più chances di salvarsi”. Così Giorgetto Giugiaro, storico designer di automobili, dopo l’incidente a Porto Cervo alla guida del suo suv di nuova generazione. L’auto più sale di prezzo, più è robusta e sicura: ineccepibile. Eppure anche il pensionato a 600 euro al mese che con la scassata 600 rispetta i limiti di velocità, non si attacca al telefonino e quando arriva il momento congela la patente e butta in mare le chiavi può uscirne, come Giorgetto Giugiaro, senza grossi danni per sé e gli altri. Le differenze tra chi ha possibilità e chi no sono altre, in primis la sanità. Fatte salve rare eccezioni che confermano la brutalità della regola, solo chi ha un robusto salvadanaio o incrocia una banca disposta a fargli credito, può trovare cure e rimedi ai suoi mali in una struttura privata. Chi invece non ce la fa dovrà mettersi in fila per settimane e mesi prima che la sanità pubblica lo degni di attenzione. Che il paziente troppo paziente sia costretto a pagare le tasse per avere un disservizio è ormai la normalità che mortifica non solo il pensionato col minimo ma anche il ceto medio, oggi sotto la media delle possibilità. Se al costo della sanità si sommano gli affitti, il carrello leggero della spesa pesante, Tari, luce, gas l’uomo della 600 può evitare il burrone ma non il baratro delle bollette scadute.

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