Cha cha chat
Caffè Scorretto
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O sservati per otto mesi in ambiente neutro, depurato da elettori e altri elementi di disturbo, i protagonisti della sinistra hanno trovato nel mosaico delle loro identità le risorse per riuscire comunque a litigare e sputarsi in un occhio (reciprocamente, non ciascuno nel proprio).
La conferma sperimentale di quel che sospettavamo già da Livorno 1921 sta nell’implosione di “Bella chat”, il gruppo WhatsApp che Massimo Giannini aveva creato il 25 aprile, riunendo politici e opinion maker in un club digitale antimelonista che, demoralizzato dai battibecchi, ha lasciato nei giorni scorsi.
Ora su Science un team di statistici, politologi e psichiatri anticipa il prossimo step, la scissione a catena. Il nucleo di Bella chat sopravviverà, blindando la linea Schlein e mutando nome in “Cha cha chat della segretaria”. A sinistra si registrerà l’addio dei pessimisti cacciariani di Chat Noir e dei jazzisti-antiproibizionisti di Chat Baker, dei veltroniani-disneyani di Chat-tanooga Choo Choo e dei postbertinottiani epicurei di Café Chattant. A destra invece si staccheranno, in polemica col buonismo sui migranti, i rossobruni di Chattivissimo Me. Il sottogruppo L’amante di lady Chat (galassia femminista e Arci Guardacaccia) rimarrà con Schlein ma in polemica coi franceschiniani di Chat-tolica (restano anche loro, vedi mai che capitasse di tornare al governo).