C hatGpt è il tema del momento. Stiamo parlando dell’Intelligenza artificiale in grado di rispondere (non sempre con esattezza) alle domande che gli si pongono. Questo per la capacità di interagire con un essere umano come se essa fosse un nostro simile. Sul punto è intervenuto anche il Garante della privacy italiano che ne ha sospeso l’utilizzo per qualche tempo in attesa di chiarire alcune questioni. Non sono pochi coloro che adombrano pericoli mortali per il genere umano. Gli si potrebbe chiedere come fabbricare una bomba, per esempio. In teoria ChatGpt non dovrebbe rispondere a domande di questo genere, ma non si sa mai. Su Fb un utente ha raccontato di aver chiesto all’intelligenza artificiale come estrarre un panino con la maionese da un videoregistratore. Dopo una lunghissima spiegazione, ChatGpt ha concluso: «Porta il videoregistratore da un tecnico». Risposta mica male. Ma insomma, questo nuovo ritrovato della vita moderna è pericoloso o no? La risposta esemplare l’ha data padre Paolo Benanti, un francescano del Terzo Ordine Regolare che si occupa di etica, bioetica e etica delle tecnologie. «Più dell’intelligenza artificiale», ha scritto, «mi spaventa la stupidità naturale». Magistrale.

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