S e Gesù fosse stato crocifisso vestito della sua tunica invece che seminudo Radio Maria non sarebbe stata censurata. É accaduto durante la diretta video della Via Crucis. L’immagine non è sfuggita all’occhio elettronico dell’intelligenza artificiale di Facebook, che ha così motivato il provvedimento: «Abbiamo rimosso il tuo contenuto. Sembra che tu abbia condiviso o inviato immagini di nudo o atti sessuali». Padre Fanzaga, direttore dell’emittente cattolica, ironizza: «Quel Crocifisso lo abbiamo mandato in trasmissione più volte in passato, ma allora non c’era l’intelligenza artificiale». Verissimo: ci arrangiavamo con la nostra piccola e imperfetta intelligenza umana. Ora invece possiamo godere delle mirabilia di una macchina che tutto sa e tutto risolve con velocità siderale. Bastano però una parola, un’immagine, un contenuto non in linea con i comandi che le sono stati impartiti per mandarla in confusione. Agisce come un questurino di sorveglianza di un regime etico assolutista. Non ha capacità di discernimento. Forse siamo stati frettolosi e incauti a chiamare questo sistema Intelligenza. Che però è meglio non sfidare. Non fatele vedere gli affreschi della Cappella Sistina: Michelangelo sarebbe censurato come un volgare pornopittore. L’intelligenza artificiale sarà pure intelligentissima, ma i suoi algoritmi spesso sono cretini.

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