Oggi su Ricette sarde si parla de su pani pintau, il pane cerimoniale tipico di Meana Sardo.

Per conoscere meglio questa preparazione abbiamo contattato Tamara Piras e Ignazia Polli, che da sempre produce questo pane in casa.

SU PANI PINTAU, IL PANE CERIMONIALE DELLA SARDEGNA. «Si chiama così per il fatto che venivano fatti degli intarsi nella pasta, quasi come se fosse un dipinto. Preparato inizialmente per i matrimoni, in seguito si cominciò a farlo anche in altre occasioni. Quindi non si produceva più solo il pane per tutti i giorni, cioè su coccoi, ma anche pezzature più piccole preparate appositamente per l’occasione, che si trattasse di Matrimoni, Cresime o Comunioni. Nei matrimoni, invece della classica bomboniera, si offriva una coccoedda o su pani pintau, che veniva anche mangiato il giorno del matrimonio. Con il passare del tempo, la tradizione è sparita, ma qualche anno fa per un matrimonio ho preparato 250 piccoli pani pintausu e sono piaciuti molto. Le ragazze che lo preparavano avevano molta fantasia, ne facevano di tutti i tipi: ormai la tradizione si è un po’ persa, poche persone lo preparano perché le nuove generazioni non hanno imparato a farlo. Infatti non ci sono più panifici che lo facciano, si fa solo in casa».

IN QUALI OCCASIONI SI PREPARA SU PANI PINTAU SARDO? «Questo tipo di pane si prepara soprattutto in occasione dei matrimoni: i parenti, le signore si riunivano e facevano questo pane rigorosamente a mano. Con il passare del tempo si è iniziato a farlo anche per le altre feste: Prime Comunioni, Ordinazioni Sacerdotali, Battesimi; durante le Messe solenni, l’offertorio veniva fatto con su pani pintau».

COME PREPARARE SU PANI PINTAU «Si usano semola di grano duro e farina 00. La sera prima si rinfresca il lievito madre. Bisogna anche colare bene la semola. La mattina dopo si impasta la farina con la semola e si aggiunge il lievito madre. Lo si lavora bene perché l’impasto deve essere duro, in questo modo la pasta viene lavorata meglio. Successivamente si fanno le forme. Una volta lievitato, si accende il forno e si cuoce a 220° per 20/25 minuti. Deve essere dorato, color’e trigu (colore del grano). Dipende anche dalla legna che si usa, se è più o meno secca. Si usa lievito madre, Deve lievitare anche per 5-7 ore. È buono e anche bello.

Prima con una rosetta si fa il modello del pane, poi si gira e si fa la pintadura. Per fare l’intarsiatura si usano forbici, un particolare coltellino e l’unghia. Si possono fare diverse forme: un cuore, una foglia, l’uva, la spiga, una rosellina, a seconda della fantasia della persona. Consigli? I panini devono essere sempre ben chiusi».

© Riproduzione riservata