Montarbu, un tuffo nella foresta selvaggia dell’Ogliastra
Con i suoi 2800 ettari è un santuario verde incastonato tra Seui e UssassaiPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
C’è un angolo in Ogliastra dove il tempo sembra rallentare, dove la natura regna sovrana e il paesaggio regala spettacoli mozzafiato. Benvenuti nella foresta di Montarbu, un santuario verde incastonato tra Seui e Ussassai, tra la Barbagia di Seulo e l’Ogliastra. Qui, tra boschi secolari, vette imponenti e torrenti cristallini, ogni passo è un incontro con la bellezza più autentica.
Con i suoi 2800 ettari, Montarbu si estende tra le pendici del Monte Arbu e i rilievi calcarei del Tonneri. A nord, il fiume Flumendosa la separa dal massiccio del Gennargentu, mentre al centro della foresta si innalza un altopiano a 1000 metri d’altitudine, da cui si aprono scenari di rara suggestione.
Uno dei luoghi più iconici è il rio Ermolinus, un ruscello che scorre tra le vallate tingendosi di sfumature uniche, mentre la cascata di Serra Middai si tuffa nel verde, creando un angolo di paradiso nascosto. Ma il vero punto panoramico è la vetta di Punta Margiani Pubusa (1300 metri): da lassù, la Sardegna si mostra in tutta la sua selvaggia grandezza.
E poi in lontananza c’è lui, Perda Liana, il monolite calcareo che svetta come un guardiano silenzioso, scolpito dal tempo e dalle leggende.
A Montarbu la natura è padrona. Nei versanti più freschi dominano i lecci, alcuni dei quali monumentali, come il maestoso s’Ilixi ‘e Canali. Accanto a loro, crescono tassi, agrifogli, aceri, carpini e castagni, mentre più a valle la macchia mediterranea sprigiona i profumi intensi di corbezzolo, ginepro, erica e lentisco.
Ma sono gli abitanti della foresta a renderla davvero speciale. Mufloni, cervi e daini si muovono tra gli alberi, mentre nei cieli svettano l’aquila reale, il falco pellegrino, la poiana e l’avvoltoio monaco. Qui ogni sentiero è un viaggio nella biodiversità: non a caso, Montarbu è un’oasi faunistica protetta dal 1980.
Per chi ama l’avventura è poi il posto giusto. Sentieri ben segnalati attraversano la foresta e conducono a scenari spettacolari, perfetti per il trekking o le escursioni in mountain bike. C’è anche un modo più romantico per esplorarla: salire a bordo del Trenino Verde, che parte da Mandas e, con il suo ritmo lento e d’altri tempi, regala un viaggio tra montagne, boschi e scorci da cartolina.
Per chi vuole fermarsi più a lungo, invece, ci sono bungalow, aree camping e punti ristoro, immersi nella natura. E per scoprire i segreti di Montarbu, il museo floro-faunistico custodisce reperti e ricordi che raccontano la storia della foresta.