Un borgo sardo che è stato come vissuto due volte. Benvenuti a Osini vecchio, un luogo magico dove il tempo si è fermato tra muri diroccati, stradine lastricate e piccole case dove la vegetazione ha ormai da tempo preso residenza.

La storia di Osini vecchio 

Dopo la devastante alluvione di Osini del 1951, l’attuale centro abitato di Osini, nella Valle del pardu, fu ricostruito un chilometro più a nord. Nella "Osini vecchia”, nata nel Medioevo, inglobata nei giudicati prima di Calari poi di Gallura e passata sotto dominio aragonese e spagnolo, si conservano case disabitate e la seicentesca chiesa di santa Susanna.

Dove si trova?

A poca distanza da Osini, sulla strada che lo collega a Gairo.


Come arrivare a Osini vecchio

Il percorso è molto semplice: basta uscire da Osini e percorrere la Strada Provinciale 11 in direzione Gairo per poco meno di un chilometro. 

Cosa vedere a Osini vecchio

Visitare Osini vecchio può rivelarsi un’esperienza molto particolare. Come i paesi fantasma, il borgo abbandonato è sospeso e immoto: diversi edifici sono ben conservati, altri vengono usati come riparo per animali. All’inizio del paese c’è una fonte d’acqua, ma si può proseguire all’interno, tra le poche case, fino alla chiesetta seicentesca di Santa Susanna. Il paese, quasi dormiente, torna a vivere due giorni all’anno, ad agosto, durante le celebrazioni in onore della santa. In zona è assolutamente consigliata una visita alla vicina Scala di San Giorgio, una gola fra due alte pareti calcaree e dolomitiche, al nuraghe Serbissi, abitato dal Bronzo antico a quello recente (XVII-X secolo a.C.), e alla stessa Osini, popolata da 800 abitanti, impreziosita da capolavori degli artisti sardi Maria Lai, Costantino Nivola e Pinuccio Sciola e inserita in uno scenario montano incontaminato, tra gole, dirupi e falesie ammantate di verde mediterraneo: una foresta di lecci, uliveti, orti e vigneti, da cui si ricava un ottimo cannonau.

(Unioneonline)

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