Mal di Ventre, isola del mare di Sardegna, è una distesa granitica pianeggiante, lunga due chilometri e mezzo e larga massimo uno. Nel punto più alto, appena 20 metri, sorge il faro che la domina. Il tavolato di 85 ettari, coperto da steppa arida con sprazzi di macchia mediterranea, è popolato da conigli e tartarughe terrestri. La costa occidentale è un’aspra scogliera: spiccano Cala Maestra e Cala Ponente. Il versante orientale è guarnito di incantevoli cale con spiaggette di sabbia o di chicchi di quarzo, come Cala Valdaro, molto simile a Mari Ermi, che sta di fronte, una delle tre splendide perle gemelle del Sinis, insieme a Is Arutas e Maimoni. Da non perdere sull’isola deserta, anche Punta Libeccio e cala dei Pastori. I fondali sono ideali per le immersioni, habitat di crostacei (astici e aragoste), molluschi e un’infinità di pesci: barracuda, cernie, corvine, orate, saraghi. Spesso appaiono i delfini. Non a caso, il sito è di interesse comunitario e zona a tutela speciale. Nei dintorni anche la splendida spiaggia di Putzu Idu, chiamata cala Saline e riparata dal maestrale, che si estende a nord della magnifica s’Arena Scoada e arriva sino alla spiaggia di Mandriola.

La storia dell'isola di Mal di Ventre

L’imprevedibilità del mare ha prodotto nelle profondità vicine un cimitero di relitti: navi romane, spagnole, del XX secolo e tante barche. Nei Denti di Libeccio, a occidente, a 27 metri di profondità, una scoperta strabiliante: un relitto romano di 36 metri affondato tra 80 e 50 a.C. con duemila lingotti di piombo. A Cala dei Pastori c’è il relitto di un vaporetto, mentre a nord, nelle Formiche di Maestrale, ecco il Joyce, mercantile cagliaritano affondato nel 1973. A Malu ‘Entu c’è anche un nuraghe bilobato con un piccolo mastio, chiamato Nuraghe di Malu 'Entu. Ed è storica la vicenda dell'indipendentista sardo Salvatore "Doddore" Meloni, sbarcato qui nell'agosto del 2008 insieme a 12 fedelissimi, rivendicando il territorio e puntando al riconoscimento internazionale come "Repubblica indipendente di Malu Entu". Un blitz che si concluse cinque mesi dopo con lo sgombero del Corpo forestale e della Capitaneria di porto di Oristano.

Perché viene chiamata Malu 'Entu?

In origine era Isula de Malu ‘Entu, del cattivo vento, oggi è isola di Mal di Ventre. Forse un’errata traduzione o interpretazione. Il nome le fu attribuito per i persistenti venti, maestrale su tutti, che rendono spesso pericolosa la navigazione dalle sue parti. Eppure i resti del nuraghe ma anche altri ruderi e pozze per la raccolta di acque dimostrano che l’isola fu abitata. Acquistata molti anni fa dall’ingegnere inglese Rex Miller per costruirci una villa e poi venduta ad una finanziaria delle British Virgin Islands (Bvi), la “Legacy Air Limited”, dietro la quale ci sarebbe il miliardario inglese di origine cipriota Yiannakis “John” Christodoulou, il proprietario dell’isola di Mal di Ventre risulta ancora oggi un mistero.

Come raggiungere l'isola di Mal di Ventre?

Raggiungibile dai porti del golfo di Oristano, dista cinque miglia da Capo Mannu e fa parte dell’area marina della penisola del Sinis, nel territorio di Cabras, in cui rientra anche il vicino scoglio Catalano.

(Unioneonline)

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