L'odio è piano piano diventato amore. "Mio padre aveva una Renault 4, la usava come seconda macchina e non è che la tenesse benissimo. Io, da bambino, non ne ero particolarmente fiero, guardavo quella vettura stile anni '60 con occhio critico, era per me demodè, antiquata, superata. Cambiai idea a diciott'anni, quando presi la patente e mi misi per la prima volta al volante. Da allora la R4 è diventata la mia passione, adesso ne ho addirittura due, una la uso d'inverno, l'altra, con il tetto apribile in tela, d'estate".

Il gruppo Ludovico Fara è un imprenditore nel settore turistico, ha ventotto anni, è di Olbia e insieme a un amico cagliaritano, Daniel Vacca, ha aperto su Facebook il gruppo Renault 4 Sardegna. "Per adesso siamo una cinquantina di appassionati, abbiamo anche una chat su WhatApp che utilizziamo per organizzare i raduni, per cambiarci informazioni su avvistamenti, mezzi in vendita o ricerca di ricambi. Il prossimo passo sarà la nascita di un club che possa avere credibilità anche davanti al Registro italiano Renault e che ci consenta di ottenere un piccolo sconto nell'assicurazione dei veicoli storici".

La R4 con pilota sardo alla partenza del rally nel deserto (foto concessa da Ludovico Fara)
La R4 con pilota sardo alla partenza del rally nel deserto (foto concessa da Ludovico Fara)
La R4 con pilota sardo alla partenza del rally nel deserto (foto concessa da Ludovico Fara)

Idee chiare, ma a Ludovico Fara piace far parlare i fatti. Quest'anno è stato il primo sardo a partecipare alla 4L Story, una carovana di R4 che dal 1993 dalla Francia attraverso la Spagna raggiunge il deserto del Marocco per una gara a metà tra il rally e la regolarità e che ha visto al via quest'anno 1200 equipaggi di tutta Europa. "Era il mio sogno, nato e coccolato durante la partecipazione ai raduni internazionali, nazionali e regionali riservati a questa storica utilitaria francese. Una esperienza bellissima anche perché l'auto ci è stata data in prestito da un'associazione umanitaria, Run for Children, per la quale abbiamo consegnato agli ospedali del Marocco apparecchi per le diagnosi ospedaliere che magari serviranno per curare i bambini meno fortunati".

Ludovico Fara (foto concessa da Ludovico Fara)
Ludovico Fara (foto concessa da Ludovico Fara)
Ludovico Fara (foto concessa da Ludovico Fara)

La sfida Il viaggio di Lorenzo Fara e del suo co-pilota, l'alto atesino Nicolò Di Giovanni, è partito a metà febbraio da Bolzano: "Siamo saliti sulla nostra R4 rossa con viveri, tende e materiale sanitario per gli ospedali pediatrici africani e siamo partiti verso Montecarlo e Nizza, dove si siamo incontrati con altri compagni di viaggio. Poi via verso Salamanca, quindi l'imbarco per Tangeri, dove è cominciata la gara vera a propria". Percorso misto, strade e sabbia del deserto. "Una bella avventura, ci siamo divertiti e abbiamo aiutato gli altri. Sono rientrato a Olbia due settimane dopo: ci siamo stancati ma abbiamo conosciuto tanti amici, persone bellissime, e visto luoghi incantevoli". Problemi tecnici? A parte la rottura la costituzione di un cuscinetto a sfera di una ruota ("ma oramai eravamo sulla strada del ritorno a Savona", la R4 si è comportata benissimo anche sulla sabbia: "E' un'auto leggera, duttile, i rapporti sono bassi, è molto capiente, io reclino i vedili e carico il surf senza problemi, per questo motivo è ancora attuale ai nostri giorni".

Raduno di R4 in Sardegna (foto concessa da Ludovico Fara)
Raduno di R4 in Sardegna (foto concessa da Ludovico Fara)
Raduno di R4 in Sardegna (foto concessa da Ludovico Fara)

In mezzo a tante vetture popolari francesi, quella di Ludovico Fara e di Di Giovanni si differenziava per il "cuore italiano": "Una piccola modifica, abbiamo montato il carburatore della Fiat 124, che ci ha dato più cavalli (41 anziché i soliti 34) e più sprint nelle salite".

C'è anche un risultato sportivo: Nel 2020 il suo esempio verrà seguito da Daniel Vacca, nel 2021 Ludovico Fara conta di partecipare al raduno biennale che si svolge come da tradizione a Thenay, nella zona dei castelli della Loira, Francia ovviamente.

"Guidare la R4 è un'esperienza bellissima e a differenza di altre auto di interesse storico è ancora facile da trovare a un prezzo equo, visto l'alto numero degli esemplari ancora in circolazione". Secondo l'appassionato olbiese, si parte da mille euro e si arriva al massimo a 3.500 per un veicolo in buone condizioni. "In Sardegna ne circolano ancora un migliaio, qualcuna addirittura degli anni 70. Non saranno di lusso o bellissime, ma sono simpatiche ed economiche. Cosa si può volere di più da una macchina?".
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