Riprendere il campionato con le dovute rassicurazioni sia sanitarie che economiche. Ad auspicarlo è il presidente dell'Asd Pozzomaggiore, squadra del Meilogu che disputa il campionato di prima categoria (girone D).

Un torneo che per i rossoblù allenati da mister Luigi Piu è fermo dal 18 ottobre, con la sconfitta per 1-0 in casa contro la capolista Ploaghe. La domenica successiva avrebbero dovuto giocare a Ossi con il New Codrongianos, ma per alcuni problemi di contagio legati al coronavirus di questi ultimi, la partita non si è disputata.

Poi il blocco dei campionati. "Siamo sempre sul chi va là, per me non si riparte neanche a fine gennaio - questo il pensiero del presidente Luisa Saccu -. Anche i ragazzi vorrebbero ripartire subito, compresi i giovanissimi che non hanno mai iniziato il loro torneo, ma c'è un problema da non sottovalutare: quello della presenza del pubblico. Le nostre società sono sostenute anche dai tifosi che ci danno una mano. Se si dovesse riprendere a porte chiuse, le società dovrebbero ritirarsi dal campionato perché non c'è solo la questione di supportare le spese settimanali, ma tutto il resto".

Il Pozzomaggiore si trova nei bassi fondi della classifica con 2 punti, frutto di altrettanti pareggi. Due le sconfitte.

"La nostra volontà - ha concluso Saccu - è quella di riprendere il campionato, ma con le dovute rassicurazioni sia sanitarie che economiche. Adesso vediamo le nuove disposizioni".

Thiesi-Calangianus (L'Unione Sarda - Caria)
Thiesi-Calangianus (L'Unione Sarda - Caria)
Thiesi-Calangianus (L'Unione Sarda - Caria)

PROMOZIONE - Non c'è ottimismo in casa Polisportiva Thiesi, squadra del Meilogu che milita nel campionato di Promozione girone B, sulla ripresa del campionato.

I neroverdi sono attualmente al secondo posto in classifica, a pari merito con il Posada, e a una sola lunghezza dalle due capoliste Usinese e Stintino. "È molto difficile la ripresa del campionato con questa situazione - ha dichiarato il direttore sportivo, Marco Marras -. A livello dilettantistico è molto rischioso e pericoloso, non sono fiducioso sulla ripresa del torneo. Magari da qua a marzo, se tutti fossero vaccinati e le cose si dovessero mettere meglio, si potrebbe anche giocare, ma adesso come adesso la vedo un po' grigia. C'è paura anche perché c'è gente che rischia il posto di lavoro, non siamo in serie A".

Marras ha espresso le sue perplessità sulla ripresa del campionato senza pubblico: "Le società dilettantistiche campano anche dalla presenza dei tifosi, non siamo un'azienda. Se ci manca il pubblico non possiamo andare avanti. La mia posizione è quella di non riprendere il torneo in caso che si giochi a porte chiuse".

Quattro le vittorie ottenute e una sconfitta fino alla sosta forzata. "Abbiamo fatto quello che dovevamo fare - ha concluso il direttore sportivo -. Siamo a un punto da due squadre che sono state costruite per vincere il campionato. Sicuramente non interverremo sul mercato anche perché, riguardo al coronavirus, è un'annata molto particolare, piena di incognite. Ribadisco: a questo punto preferiremmo non giocare. Dovrebbero, a mio modo di vedere, annullare i campionati, far svincolare tutti i giocatori e dare loro la possibilità di andare a giocare in categorie superiori. Non si possono tenere nel limbo le società, noi la vediamo come una presa in giro".
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