In poche domeniche è diventato beniamino dei tifosi locali diventando anche punto fermo del centrocampo del Castiadas di Antonio Prastaro. Cresciuto nelle giovanili del Torino e con un centinaio di presenze nei professionisti, tra Serie C1 e C2, Gianluca Rolandone è il leader della squadra biancoverde.

Ora il campionato è fermo e il giocatore, originario di Mondovì, ha fatto ritorno in Piemonte.

"E' stata la scelta giusta quella di fermare il torneo - dice il centrocampista classe 1981- sia per la tutela della salute degli addetti ai lavori sia perché rischiava di falsarlo per i tanti rinvii. Attraversiamo un momento davvero difficile e non è semplice programmare".

Per la ripresa Rolandone esprime il suo pensiero: "Forse si potrà ripartire a febbraio. Circolano voci sulla possibilità di giocare soltanto il girone di andata e poi disputare i playoff. Un'opzione ragionevole per cercare di portare a termine la stagione". Classifica alla mano, dopo sette giornate, i sarrabesi occupano la seconda piazza alle spalle dell'Uri. "Siamo partiti in ritardo. Dopo appena tre settimane di allenamenti ci siamo subito immersi nel campionato. All'inizio eravamo anche freschi non avendo caricato tantissimo. Col passare delle giornate, con anche turni infrasettimanali, e il proseguo della preparazione la fatica ha iniziato a farsi sentire sulle gambe. Abbiamo vinto le prime cinque partite. Successivamente il pareggio a Ossi che ritengo un ottimo risultato e la sconfitta interna con l'Ilva. Con i maddalenini abbiamo sofferto fisicamente anche se l'incontro è stato equilibrato per le occasioni. Gli episodi, dell'autorete e del rigore, ci hanno penalizzati".

L'obiettivo? "Sono trascorse appena sette giornate, relativamente poche per poter dare dei giudizi. Ma ritengo che il Castiadas possa stare nelle prime tre, quattro posizioni. La rosa è molto giovane".

Due anni fa Rolandone indossava la maglia della Nuorese con cui ha vinto la finale di Coppa e centrato la finale playoff.

"La squadra barbaricina è partita male causa infortuni e squalifiche. Sulla carta ha la rosa più completa. Ha le potenzialità per rimettersi in pista nonostante il ritardo accumulato".

Il trentunenne vanta quasi cento presenze nei professionisti. Ha iniziato nelle giovanili al Torino sino alla Primavera, sfiorando l'esordio in A. .
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