Forse il passo non sarà più lo stesso, ma la classe cristallina è rimasta intatta, nei piedi fatati di Alessandro Frau, 42 anni da Porto Torres, ex giocatore di Roma, Torres e tante altre squadre blasonate, come Palermo, Pisa e Viterbese, in cui Alessandro ha disputato splendide stagioni, prima di trasferirsi nelle maggiori formazioni sarde.

Longilineo e ben proporzionato, Frau può definirsi un trequartista completo: ambidestro, tecnica sopraffina, dribbling secco e tiro velenoso, specie sui calci piazzati, doti che gli hanno consentito di segnare caterve di gol. Insomma, Alessandro è un vero 10, di quelli di una volta, anche se si è cimentato con ottimi profitti come seconda punta o tornante, ruolo quest'ultimo che ha ricoperto specialmente a inizio carriera, cominciata giovanissimo (a 15 anni) in seconda categoria, nella Turris di Porto Torres, quella dei mitici dirigenti Lopez, Andolfi, Carboni e Bracaccia e di allenatori come Luca Carta e Salvatore Pirino, tutte icone del calcio di provincia, spesso a torto sottovalutato. Zeman nel 1998 si innamorò calcisticamente di Alessandro e lo volle fortemente alla Roma, in cui disputò 11 partite, con la gemma del famoso colpo di tacco a Totti, che permise al capitano di battere a rete e sconfiggere la Salernitana in campionato.

"Una grande soddisfazione quel giorno all'Olimpico - esordisce il trequartista -. Francesco venne ad abbracciarmi e io toccai il cielo con un dito. Per tutta la settimana a Roma non si parlò che di quella giocata. Poi Zeman andò via e arrivò Capello". Col tecnico friulano non furono rose e fiori: "Capello allora non amava molto i giovani - puntualizza Frau - anche se con me fu sempre corretto. Quindi dovetti fare le valigie per Palermo".

In Sicilia Alessandro si fece onore e da lì cominciò il suo peregrinare nei campi della Penisola, sempre ad alti livelli. Il suo grande amore è sempre stato la Torres di Sassari, dove ha iniziato la carriera da professionista e dove è tornato per disputare splendide stagioni, beniamino incontrastato della tifoseria e considerato tra i migliori giocatori di sempre della squadra rossoblu, affiancato a calciatori come Lepri, Morosi, Piga e Zola, solo per citare alcuni nomi.

"Con la Torres ho avuto un rapporto speciale, i suoi colori per me sono la seconda pelle - spiega il turritano -. I tifosi inoltre sono fantastici. Ma non voglio dimenticare tutte le altre squadre sarde in cui ho militato, a partire dal Porto Torres, formazione della mia città".

Gli anni d'oro, come tutte le cose belle, sono passati in un baleno, ma dopo 25 stagioni Alessandro Frau non ha intenzione di smettere di giocare al calcio. Treselighes (presso Alghero) è il suo nuovo teatro, in seconda categoria. Frau, a 42 anni, è ancora in grado di fare la differenza; anche domenica ha timbrato contro il Padria: "Il calcio mi piace sempre - continua il fantasista - e anche nelle serie inferiori si possono avere stimoli e soddisfazioni". Alessandro a 42 anni continua a essere temuto dagli avversari. "Sono oggetto di strette marcature - conclude - Quando mi lasceranno giocare vuol dire che sarà l'ora di appendere le scarpe al chiodo".

Quel giorno sembra essere ancora lontano. Con Frau in campo, in seconda categoria, nonostante gli anni, è sempre vietato prendersi distrazioni.
© Riproduzione riservata