La seconda metà degli anni ’80 è piena - come la storia del Cagliari - di emozioni, delusioni e trionfi. Siamo arrivati, in questo Centenario che vi riproponiamo attraverso le pagine del nostro giornale, all’epica discesa e risalita targata Tiddia, Ranieri, gli Orrù, la Serie A che torna nel cuore della gente dopo una C2 sfiorata e anche di più. Immagini meno sfocate di quelle del dopo Riva, delle trionfali stagioni col trio Piras-Selvaggi-Virdis che metteva paura al resto d’Italia.

Siamo alla storia di ieri, seppure siano già passati trent’anni. Il Cagliari che si gioca la semifinale di Coppa Italia con il Napoli di Diego Armando Maradona mentre retrocede in C1 e cambia proprietà. Il Cagliari dei fratelli Orrù, che con pazienza, miracoli economici e tanto cuore, diventa una società esemplare, sceglie l’uomo giusto - Claudio Ranieri - e si ripropone ad alti livelli grazie a una doppia promozione impensabile, inattesa e gioiosa. La città che torna per la strada e festeggia traguardi fortemente identitari, l’Amsicora riconquistato come gli straordinari anni ’60, lo sbarco al Sant’Elia per celebrare - con 47 punti - il ritorno nel calcio che conta nell’anno dei Campionati del Mondo. Un Cagliari costruito con sagacia, blocco solido e talenti emergenti, che ha saputo far dimenticare gli anni bui fra Totonero e fallimenti sportivi. Vi raccontiamo Claudio Ranieri, la nona puntata della storia rossoblù con un approfondimento sui migliori marcatori del Cagliari e infine, nella quarta pagina, i momenti più importanti di queste annate. Buona lettura.

Enrico Pilia
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