Non è il caso di chiamarlo professore. Anche se negli ambienti dello sport, calcio, atletica, kick boxing, vela, solo per citare alcune discipline, sono convinti che nessuno più di lui sia capace di lavorare con le giovani promesse e conquistare successi. E il quinto posto ottenuto alle Olimpiadi di Londra, nel 2012, con la sua allieva Giulia Conti nella vela, classe laser 4.70, è solo una delle tante testimonianze. "C'è soltanto molto lavoro, passione e, nei successi conquistati a livello personale, anche un po' di fortuna grazie alla genetica", dice Fabio Ferrari, 49 anni, preparatore fisico certificato dal Coni (istruttore di quarto livello, il massimo per un professionista in questo campo) che con i suoi studi innovativi e rivoluzionari prepara e allena centinaia di campioni. Originario di Iglesias, da più di vent'anni vive a Cagliari dove nel 1997 ha creato la Ferrari Gym, un punto di riferimento per chi pratica sport (a tutti i livelli) in Sardegna. "Ho cominciato a praticare sport all'età di 5 anni, grazie alla mia famiglia che ha sempre avuto una grande passione. Ho iniziato con l'atletica leggera a Iglesias, in una società sportiva all'avanguardia per quei tempi". Era la Jolao.

Lo sport oggi è la sua vita. Nello sport ha raccolto moltissimo, sfruttando tante opportunità. "Ormai siamo inseparabili e ci capiamo benissimo", dice. Anche se per una buona parte della sua vita, oltre allo sport dedicava tempo per svolgere la professione di programmatore informatico. "Lavoravo in un banca ed ero pure bravo", dice senza presunzione. "Ma lo sport l'ho sempre sentito come qualcosa di più forte, per questo motivo quando ho fatto una scelta, ho preferito lo sport". A 11 anni, come atleta, ha cominciato a raccogliere i primi successi: nel lancio del disco, nel lancio del giavellotto, nel salto in lungo, etc. Poi, per un puro caso ho cominciato a giocare a calcio, come portiere, nell'Iglesias. Durante una partita ho sostituito il portiere e in quella occasione sono state apprezzate le mie doti atletiche tanto da permettermi di arrivare a giocare in Eccellenza". Soltanto dopo, è approdato alla kickboxing, una disciplina per la quale è nata una vera passione che dura da trent'anni e nella quale ha raccolto una marea di successi, prima come atleta poi come preparatore fisico: campione Italiano Light Contact Kickboxing nel 1994, campione Italiano Light Contact Kickboxing dal 1996 al 1998. E ancora: campione Italiano Full Contact Kickboxing nel 1999 e nel 2000. Come allenatore e preparatore fisico, dei suoi successi si perde il conto. "Certamente un mondiale, un intercontinentale e una settantina di titoli italiani", dice con un pizzico di orgoglio.

In quasi tre quarti d'ora di chiacchierata, mantiene costantemente un profilo basso Fabio Ferrari. Anche se in realtà è considerato, giustamente, un tecnico preparato come pochi altri in Italia. Diego Lopez, per esempio, quando giocava nel Cagliari di Cellino, si affidava alle sue cure per garantirsi prestazioni di alto livello. "Il mio unico segreto è individuare le specificità tipiche di ogni disciplina sportiva e poi mettere in atto un programma di lavoro sartoriale", spiega. "Un buon preparatore fisico", aggiunge, "in primo luogo deve essere il motivatore dell'atleta che allena, dandogli i giusti strumenti per poter reagire e trovare soluzioni ai propri problemi". Sembra facile. Non è così, naturalmente. Occorrono anni di studio. E con lo studio, Fabio Ferrari ha innovato il sistema degli allenamenti, e oggi è considerato uno dei maggiori esperti. "Oggi la mia attenzione è spostata in buona parte sullo studio e risoluzione delle problematiche fisiche legate alla riposturizzazione fisica di cui oggi ho acquisito grande conoscenza e ottenuto ottimi risultati", dice. Sistema Canali, si chiama. Un sistema che, tra le altre cose, aiuta l'allentamento delle tensioni di carattere tendineo/muscolare e articolare, la riposturizzazione dell'apparato scheletrico, il conferimento di una maggiore elasticità.

Insomma, se è vero che il talento non si costruisce con le formule, e neppure il destino, il resto sì. E in questo "resto" dietro molti campioni c'è la mano di Fabio Ferrari. Si corre, a volte si vince, altre si perdei. Ma avanti i prossimi, perché palestra e Fabio Ferrari fanno orario continuato.
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